lunedì 13 gennaio 2014

LA FUGA IN AVANTI DELLA MENTE

L'ansia è sempre un vuoto che si genera tra il modo in cui le cose sono e il modo in cui pensiamo che dovrebbero essere; è qualcosa che si colloca tra il reale e l'irreale.
(Charlotte Joko Beck)


Facile convicersene. Basta pensare ad una remota ipotesi di licenziamento.
Prima di ricevere una simile notizia l’ansia non c’è. Subito dopo averla avuta, l’an
sia diventa feroce. La mente comincia ad elaborare una serie di scenari negativi che hanno a che fare con la caduta delle proprie condizioni di vita…..perdita di denaro, di possibilità di mantenere la famiglia, di far studiare i figli se ce ne sono, di poter pagare il mutuo….perfino di potersi comprare da mangiare.
 

Cosa succede nella mente? Si insinua la paura che è rappresentata dal RISCHIO che si potrebbe correre.
Si vorrebbe che non ci fosse questo rischio ed invece il rischio c’è. La realtà è che il rischio c’è. Il desiderio “irreale” è che il rischio non ci sia. Questo è lo “spazio” indicato dall’autrice. Si tratta di un rifiuto tra ciò che SI PENSA sia la realtà e quello che si VORREBBE fosse. Tutto questo SENZA che l’evento del licenziamento sia avvenuto e senza che esso sia certo. Ma la mente è corsa al futuro, al futuro rischioso. E la sofferenza è già arrivata, è già pesantemente presente.

Se invece si permanesse nella fiducia e nel presente, dove il lavoro c’è ancora, si rimarrebbe calmi e l’ansia non comparirebbe. E si potrebbe pensare con calma a come muoversi QUI ED ORA per evitare il rischio futuro. Mantenere fiducia aumenta enormemente la possibilità di fronteggiare i problemi.
Immaginare scenari negativi scatena la paura e la vita precipita. Subito.

Nessun commento:

Posta un commento