domenica 5 ottobre 2014

PENSIERO E LINGUAGGIO

Ci siamo mai chiesti cosa è il pensiero? Come si forma? Come si modifica? Come si “pensa”?
Se diciamo una cosa banale come: voglio un gelato al limone, noi sappiamo bene a cosa stiamo pensando, vero? Se invece diciamo: “ voglio un gel al limone” abbiamo un’altra cosa, no? E ci chiederemmo…gel, per fare cosa? Per i capelli? Per il viso? Per preparare una torta?
Ebbene cosa è cambiato nel pensiero? Abbiamo solo tolto tre lettere: a, t, o. Eppure questo cambia tutto.

Banale? Apparentemente, solo apparentemente.

Perché questo ci dice una cosa molto importante, se la si sa leggere. E cioè che il pensiero è sostanzialmente linguaggio. Sappiamo dal linguaggio che gelato e gel hanno significati diversi e quindi noi pensiamo con il linguaggio. Non è quindi esatto dire che pensiamo e POI ci esprimiamo con il linguaggio. Non è così. Noi PENSIAMO direttamente con il linguaggio.
Bene e quindi questo cosa…..comporta per noi? Di che utilità è questa precisazione capziosa?
Comporta che senza il linguaggio NON si pensa. E che quindi il linguaggio e il pensiero sono la stessa cosa e, cosa ancora più importante, tutta la mente “pensa” con il linguaggio, vale a dire sia il conscio che l’inconscio.

Ma se questo è vero, allora il linguaggio è anche il protagonista dei “movimenti” del pensiero inconscio, ed è l’inconscio che da’ tutti quei comportamenti che non riusciamo a cambiare.

Tutti abbiamo abitudini, comportamenti, vizi e abitudini che facciamo fatica o che proprio non riusciamo a modificare…..Facciamo tanti sforzi per migliorarci, per crescere, per cambiare, per fare ed essere quello che vorremmo….., ma gli esiti sono spesso deludenti, parziali o anche assolutamente nulli.

Perché ciò avviene? Perché non sappiamo quali sono le parole, il linguaggio, del nostro subconscio ed inconscio. Non lo sappiamo. Noi avvertiamo in superficie che ci sono delle cose, emozioni , pensieri fastidiosi e non controllabili, blocchi, senso di incapacità, tristezza, rabbia, paura e così via, ma non riusciamo ad estirparle….o facciamo molta, molta fatica…
Ciò che davvero non sospettiamo ed individuiamo quasi mai è cosa il nostro inconscio pensi davvero…e quando dico davvero, intendo quali parole usi per esprimersi, perché anch’esso pensa. E pensa con il linguaggio.

Cosa è EDA? EDA è un mezzo, una dinamica mentale, una tecnica di meditazione dinamica, per guardare e vedere nell’inconscio e per scovare le sue parole, per scovare le parole del nostro inconscio, e una volta trovatele, semplicemente cancellarle.

Non riusciamo a modificare noi stessi perché i nostri sforzi sono in massima parte fatti con la mente cosciente. Essa si pone degli obiettivi, positivi, motivanti, rasserenanti, liberatori, formalmente perfetti nella loro impostazione. Ma poi avviene che laggiù nell’inconscio, si agitino ALTRI pensieri che hanno ALTRE parole e soprattutto ALTRA forza, molta, molta forza. E vogliono tenerci fermi dove siamo.
Ed è qui che entra in gioco il metodo EDA. La tecnica opera come una gru che debba liberare una strada da tronchi d’albero e frane che hanno ostruito una strada, che è la nostra vita. Quando si usa la mente razionale, con il pensiero positivo, si cerca di scavalcare alberi e frane e si spinge il motore al massimo nel tentativo si superare l’ostacolo, ma non sempre ci si riesce…..Con EDA si prende l’albero e lo si sposta dalla strada, si prende la frana e la si sposta….così che la via torni libera come prima che venisse ostruita.

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