sabato 5 gennaio 2013

FELICITA' PERDUTA

"La mente, nel suo stato abituale, può essere paragonata al cielo oscurato da strati di nubi che nascondono la sua vera natura."
(Kalu Rinpoche)

COMMENTO


Queste poche parole danno una pressoché perfetta sintesi di ciò che dovrebbe essere il punto di partenza del cambiamento personale.

Perché? Perché in esse c’è espressa una semplice verità.

Ci siamo spesso chiesto: ma perché quando ero bambino ero sempre contento, allegro, vitale ed ora non lo sono più?
La risposta che ci diamo è normalmente molto indulgente verso il nostro “peggioramento” Cominciamo a dirci….eh, perché ero nella beata ingenuità! Non avevo responsabilità, dovevo solo pensare a giocare, e al resto ci pensavano i genitori…non dovevo lavorare per vivere…

Ma questo in effetti non è vero. Anche nell’infanzia e nella fanciullezza ci sono molti doveri, ed alcuni anche pressanti, come la scuola, che richiede gran parte della giornata, se poi ci si dedica anche ad altre attività, come lo sport o la musica, o lo studio di lingue straniere…si può anche dire che forse in certi casi, l’età dell’infanzia e della fanciullezza può essere perfino più impegnativa di quella dell’età adulta.

E allora cosa c’è di diverso in quegli anni che colora tutto di rosa?

Una mente sgombra e un cuore aperto. Occorre saperlo riconoscere, ciò che dà la felicità nei primi anni di vita è una mente trasparente e non riempita di diffidenza e paura, una mente fiduciosa e straordinariamente semplice e, proprio per questa ragione, capace di gioire per ogni e nessuna cosa.

Ci hanno convinto che per ben vivere occorra sapere tante cose ed avere la mente piena di concetti, ma è invece vero il contrario: che quando nella mente ci sono poche cose, essa contempla il sole e la luce con grande facilità. E’ solo per difenderci dalla malizia degli altri esseri umani che dobbiamo imparare ad avere paura. Ma la paura, la paura di sbagliare, di perdere il lavoro, l’amore, la famiglia, il denaro, la ricchezza, la vita stessa, rende questo vivere una sofferenza…la nostra mente viene ricoperta da nubi oscure che non ci permettono più di godere la luce del sole e del cuore.

Che fare dunque?

Ovvio, spazzare le nubi che abbiamo lasciato oscurassero il sole. Un pezzo alla volta occorre disimparare ciò che abbiamo imparato: ad avere paura.

Fiducia è la parola magica.

EDA Personal Coaching
http://edacoaching.blogspot.it/

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